Il Contesto dell’Emendamento CANAPA
Scopri il video dell’intervista integrale su YOutube al seguente link
Recentemente, il governo italiano ha introdotto un emendamento CANAPA che potrebbe avere un impatto significativo sul settore della canapa. Questo emendamento prevede una regolamentazione più stringente sulla raccolta e la produzione di infiorescenze e derivati della canapa, inclusi cosmetici e integratori alimentari. Ne abbiamo parlato con Mattia Cusani, presidente di Canapa Sativa Italia e amministratore dell’azienda agricola Jurefarm, durante un’intervista condotta da Luigi Antonucci nel programma radiofonico “Non è la Light”.
Cusani ha spiegato che l’emendamento è stato presentato in modo inaspettato, a soli 45 minuti dalla scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti, senza che la Commissione Giustizia e lo stesso governo fossero pienamente informati. Questo atto, firmato dal governo in forma anonima, mira a portare tutte le attività legate alla produzione di infiorescenze e derivati sotto il controllo del Ministero della Salute, conferendo l’autorizzazione esclusiva alle officine farmaceutiche autorizzate. Come va nel mondo invece la guerra alla droga?
Impatto Economico
Il settore della canapa in Italia ha visto una crescita esponenziale dal 2016, con il nostro paese che è diventato uno dei maggiori esportatori di canapa in Europa, generando un reddito di circa 8 miliardi di euro e creando oltre 15.000 posti di lavoro e 3.000 nuove aziende. L’emendamento CANAPA proposto potrebbe minacciare questa crescita, portando a una possibile distruzione di un settore fiorente e ben sviluppato.
Cusani ha evidenziato come il settore della canapa abbia resistito a numerosi tentativi di bloccarne la crescita, diventando un’eccellenza italiana. Ha sottolineato che l’Italia rischia di perdere una posizione dominante in Europa, regalando questo mercato ad altri paesi. Inoltre, ha ricordato che il settore è stato uno dei pochi a registrare una crescita durante un periodo di recessione economica, con una forte domanda di prodotti derivati dalla canapa come cosmetici e integratori alimentari.
Le Preoccupazioni del Settore riguardo all’Emendamento CANAPA
Cusani ha evidenziato che l’emendamento CANAPA non solo danneggerebbe economicamente il settore, ma potrebbe anche avere conseguenze sociali negative. La regolamentazione proposta potrebbe spingere il mercato della canapa verso il mercato nero, aumentando i profitti delle organizzazioni criminali e andando contro l’obiettivo di combattere il narcotraffico. Inoltre, l’Italia perderebbe una delle sue eccellenze produttive, favorendo altri paesi europei che non hanno le stesse capacità produttive in termini di infiorescenze utilizzabili per cosmetici e integratori alimentari.
Cusani ha anche menzionato che questa regolamentazione andrebbe a colpire un mercato in crescita, con l’alba di nuovi settori come i novel food a base di CBD. Ha sottolineato che questi prodotti sono sicuri e non contengono THC in quantità significative, rendendoli inadatti ad essere considerati stupefacenti. Inoltre, ha citato studi dell’Università di York e dell’Università di Bologna che dimostrano la sicurezza dei prodotti a base di CBD.
Le Azioni delle Associazioni
In risposta all’emendamento CANAPA, Canapa Sativa Italia, insieme ad altre associazioni del settore, sta prendendo misure legali e organizzative per contrastare questa proposta. È stato predisposto un modulo di denuncia per violazione del diritto UE, che sarà reso disponibile a tutte le aziende del settore, permettendo loro di presentare una denuncia personale. Questo modulo evidenzierà chiaramente le normative comunitarie violate dall’emendamento.
Cusani ha spiegato che tutte le associazioni del settore stanno lavorando congiuntamente per utilizzare ogni strumento legale disponibile. Ha anche menzionato che le associazioni hanno diramato un comunicato congiunto per esprimere la loro opposizione all’emendamento e stanno preparando una guida per le aziende su come presentare le denunce.
L’Intervento dell’Unione Europea sull’Emendamento CANAPA
Secondo Cusani, l’emendamento CANAPA viola chiaramente le normative comunitarie sulla libera circolazione delle merci. Pertanto, la Commissione Europea deve essere coinvolta e consultata prima dell’eventuale approvazione dell’emendamento. La procedura TRIS richiede che l’emendamento sia notificato e verificato, processo che potrebbe durare dai 3 ai 12 mesi.
Cusani ha sottolineato che il tentativo di implementare questa normativa senza il coinvolgimento della Commissione Europea è illegittimo. Ha aggiunto che, se necessario, le associazioni sono pronte a fare ricorso in Europa per chiedere la disapplicazione dell’emendamento in quanto contrario alle direttive comunitarie.
La Raccolta Fondi e le Risorse per Contrastare l’Emendamento CANAPA
Le associazioni hanno anche avviato una raccolta fondi per finanziare le spese legali necessarie per contrastare l’emendamento CANAPA. Fino ad oggi, sono stati raccolti circa 50.000 euro, utilizzati per finanziare ricorsi al Consiglio di Stato e studi tossicologici.
Cusani ha spiegato che questi fondi sono stati utilizzati per pagare il miglior studio amministrativo in Italia, che sta seguendo il ricorso al Consiglio di Stato. Ha anche menzionato che una parte dei fondi è stata destinata a perizie tossicologiche e all’indagine economica sul settore, fondamentale per dimostrare il valore economico della canapa in Italia.
Conclusione
Il futuro del settore della canapa in Italia è incerto a causa dell’emendamento CANAPA, ma le associazioni sono determinate a difendere i diritti degli operatori del settore. Come ha sottolineato Cusani, è importante che gli imprenditori rimangano uniti e continuino a lottare per il riconoscimento e la valorizzazione della canapa come risorsa economica e agricola. La battaglia è appena iniziata, e le associazioni sono pronte a fare tutto il necessario per garantire un futuro prospero al settore della canapa in Italia.
Cusani ha concluso l’intervista esortando gli operatori del settore a non lasciarsi scoraggiare dalle notizie negative e a rimanere forti e uniti. Ha sottolineato che il lavoro delle associazioni è volto a proteggere e promuovere il settore della canapa, garantendo che le normative rispettino i principi di libera circolazione delle merci e di concorrenza leale.
FAQ sull’Emendamento CANAPA
Cos’è l’emendamento CANAPA?
L’emendamento CANAPA, noto come emendamento 13.6 al DDL Sicurezza, introduce regolamentazioni più stringenti sulla raccolta e produzione di infiorescenze di canapa e prodotti derivati.
Quali sono le principali preoccupazioni riguardo all’emendamento CANAPA?
Le principali preoccupazioni riguardano l’impatto economico negativo sul settore della canapa, il potenziale aumento del mercato nero e la violazione delle normative comunitarie sulla libera circolazione delle merci.
Quali associazioni sono coinvolte nella risposta all’emendamento CANAPA?
Le associazioni coinvolte includono Canapa Sativa Italia (CSI), ICI, Resilienza Italia Onlus e Sardinia Cannabis. Queste associazioni fanno parte del Tavolo Tecnico sulla Filiera della Canapa.
Qual è stato il ruolo del TAR del Lazio in questa questione?
Il TAR del Lazio ha annullato il decreto “officinali” del 18 maggio 2022, che aveva posto restrizioni sulla cannabis sativa. Le sentenze n. 2613 e 2616 del 14 febbraio 2023 hanno sottolineato che tali restrizioni violavano gli articoli 34 e 36 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
Qual è il valore economico del settore della canapa in Italia?
Il settore della canapa in Italia vale circa 500 milioni di euro all’anno e impiega 15 mila persone, continuando a crescere nonostante le difficoltà normative.
Cosa dice l’OMS riguardo alla canapa e al CBD?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccomandato la declassificazione della cannabis e ha confermato che il CBD non è uno stupefacente, legittimando ulteriormente il lavoro nel settore della canapa.
Come potrebbe l’emendamento CANAPA influenzare il mercato europeo e mondiale?
L’emendamento CANAPA potrebbe danneggiare la posizione italiana nel mercato europeo e mondiale della canapa, ostacolando lo sviluppo e favorendo la concorrenza estera.
Quali sono le conseguenze economiche e sociali dell’emendamento CANAPA?
L’emendamento CANAPA potrebbe danneggiare l’economia italiana e favorire il mercato nero, compromettendo le opportunità economiche e occupazionali del settore della canapa.
In che modo la canapa legale può ridurre la criminalità?
Uno studio dell’Università di York ha dimostrato che la vendita legale di canapa senza THC ha ridotto le confische di marijuana illegale fino al 14%, diminuendo le attività criminali legate alla droga.
Qual è il ruolo della Commissione Europea riguardo all’emendamento CANAPA?
Le associazioni di filiera chiedono alla Commissione Europea di esaminare l’emendamento 13.6 e di emettere un parere come previsto dalla Direttiva (UE) 2015/1535.
Quali normative comunitarie viola l’emendamento CANAPA?
L’emendamento CANAPA viola normative comunitarie sulla libera circolazione delle merci e la libera concorrenza, ed è incompatibile con la Politica Agricola Comune dell’UE.
Perché è importante l’unità del settore della canapa?
È fondamentale che gli operatori del settore rimangano uniti per produrre e vendere prodotti sicuri, contribuendo all’economia nazionale e contrastando le ideologie prive di fondamenta scientifiche.
Quali sono i benefici economici della canapa legale?
La canapa legale offre numerosi benefici economici, inclusa la creazione di posti di lavoro e il contributo significativo al PIL italiano, stimato in circa 500 milioni di euro all’anno.
Qual è il contributo della canapa legale alla sicurezza pubblica?
La canapa legale migliora la sicurezza pubblica riducendo il mercato nero e diminuendo le attività criminali legate alla droga.
Come possono i consumatori supportare il settore della canapa?
I consumatori possono supportare il settore della canapa attraverso acquisti consapevoli e sostenendo le aziende che producono prodotti sicuri e legali.
Qual è l’importanza della libera circolazione delle merci per il settore della canapa?
La libera circolazione delle merci è fondamentale per il settore della canapa, permettendo agli operatori di commerciare liberamente i loro prodotti all’interno dell’UE senza restrizioni ingiustificate.
Quali sono le principali normative UE che l’emendamento CANAPA potrebbe violare?
L’emendamento CANAPA potrebbe violare gli articoli 34 e 36 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), che garantiscono la libera circolazione delle merci.
Perché l’emendamento CANAPA è considerato una minaccia per l’industria della canapa?
L’emendamento CANAPA è considerato una minaccia perché introduce restrizioni che potrebbero soffocare l’industria, ridurre i posti di lavoro e ostacolare lo sviluppo economico del settore.
Qual è il ruolo delle associazioni di filiera nella difesa del settore della canapa?
Le associazioni di filiera come Canapa Sativa Italia (CSI), ICI, Resilienza Italia Onlus e Sardinia Cannabis lavorano per proteggere e promuovere il settore della canapa attraverso azioni legali e advocacy.
Quali studi supportano la sicurezza del CBD?
Studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’Università di York confermano che il CBD non è uno stupefacente e che la canapa legale può ridurre le attività criminali legate alla droga.