Benefici e Ricerche sul CBD

IL CBD, tutto quello che c’è da sapere sul Cannabidiolo nel 2024, tutte le ricerche scientifiche.

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Indice

I benefici del CBD

Il Cannabidiolo (CBD), un composto non psicoattivo estratto dalla Cannabis sativa, ha guadagnato popolarità per le sue proprietà terapeutiche, inclusi potenziali benefici per la salute della pelle e il trattamento di disturbi cutanei. A differenza del THC, il CBD non induce effetti psicoattivi, rendendolo un candidato attraente per applicazioni terapeutiche.

Nell’ultimo decennio, il cannabidiolo (CBD), un composto non psicoattivo estratto dalla pianta di Cannabis sativa, ha catalizzato un crescente interesse scientifico e medico. La sua rinomanza deriva dalla promessa di benefici terapeutici in una vasta gamma di condizioni senza gli effetti psicotropi tipicamente associati al tetraidrocannabinolo (THC), un altro componente della cannabis. Questo articolo mira a esplorare il potenziale del CBD, concentrandosi specificatamente sulla sua applicazione nella cura e trattamento di disturbi cutanei e nella promozione della salute della pelle.

Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei numerosi composti chimici presenti nella pianta di cannabis. Negli ultimi anni, ha guadagnato una crescente popolarità grazie ai suoi numerosi benefici per la salute. In questo articolo, esploreremo i benefici dell’olio di CBD derivato dalla cannabis e come può migliorare la qualità della vita.
Il CBD è uno dei più di 100 cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis. A differenza del THC, che è il principale componente psicoattivo della cannabis, il CBD non provoca effetti euforici o “sballati”. Pertanto, è una scelta eccellente per chi cerca i benefici terapeutici della cannabis senza gli effetti indesiderati associati al THC.

Cosa è il CBD?

Il CBD è uno dei più di cento cannabinoidi presenti nella cannabis, caratterizzato dalla sua incapacità di provocare l’effetto “sballo” che il suo controparte, il THC, induce. Questa proprietà rende il CBD un candidato ideale per applicazioni terapeutiche, compreso l’uso topico per disturbi della pelle.

Mentre la ricerca ha a lungo concentrato gli effetti della cannabis sul cervello, studi recenti hanno iniziato a svelare il suo impatto sulla pelle. La scoperta del sistema endocannabinoide (ECS) cutaneo ha aperto nuove vie di indagine sul ruolo dei cannabinoidi nella salute e nella malattia della pelle.

Il potenziale del CBD nel trattamento di disturbi cutanei è particolarmente promettente. La ricerca preclinica suggerisce che il CBD possiede proprietà antinfiammatorie, antiproliferative e sebostatiche, che potrebbero renderlo efficace contro una varietà di condizioni della pelle, dall’acne alla psoriasi, fino al prurito cronico. Inoltre, l’interesse per il CBD come agente anti-età e nella cura quotidiana della pelle sta crescendo, grazie alla sua capacità di combattere lo stress ossidativo e migliorare la rigenerazione cutanea.

Uno dei principali benefici dell’olio di CBD è il suo potenziale per ridurre l’ansia e lo stress. Numerosi studi hanno dimostrato che può aiutare a calmare il sistema nervoso e a promuovere un senso di rilassamento. Inoltre, il CBD può essere utile per coloro che soffrono di disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo da attacchi di panico e il disturbo ossessivo-compulsivo.

Riduzione dell’ansia e dello stress

La crescente legalizzazione della cannabis a scopi medici e ricreativi in molte parti del mondo ha facilitato la ricerca e l’accesso ai prodotti a base di CBD. Tuttavia, nonostante il crescente corpo di evidenze a sostegno dei suoi benefici, la comprensione completa dei meccanismi d’azione del CBD e la standardizzazione dei trattamenti rimangono sfide importanti. Questo articolo esamina le conoscenze attuali sul potenziale terapeutico del CBD per la salute della pelle, delineando le future direzioni di ricerca e considerazioni cliniche.

Attraverso un’esplorazione dettagliata del sistema endocannabinoide nella pelle, dei diversi tipi di cannabinoidi e dei loro usi, così come dello studio dei cannabinoidi nella rigenerazione della pelle e nel trattamento di specifici disturbi cutanei, miriamo a fornire una panoramica completa del campo emergente del CBD nella dermatologia.

Trattamento della depressione

l CBD è stato anche studiato per il suo potenziale nel trattamento della depressione. Alcuni studi suggeriscono può agire come un antidepressivo naturale, aiutando a regolare l’umore e a promuovere un senso di benessere. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno il ruolo del CBD nel trattamento della depressione, i risultati preliminari sono promettenti. Un altro importante beneficio dell’olio di CBD è la sua capacità di agire come un potente antinfiammatorio naturale. Il CBD è stato studiato per il suo effetto sull’infiammazione e sul dolore cronico, e si è scoperto che può aiutare a ridurre l’infiammazione e a migliorare la qualità della vita per coloro che soffrono di condizioni dolorose come l’artrite e la fibromialgia.

Cura della pelle

Il sistema endocannabinoide (ECS) è un complesso sistema di segnalazione presente in tutto il corpo umano, inclusa la pelle. È composto da recettori cannabinoidi, endocannabinoidi (molecole simili a cannabinoidi prodotte naturalmente dal corpo) e enzimi che sintetizzano e degradano gli endocannabinoidi. Nella pelle, l’ECS regola vari processi biologici, tra cui la proliferazione delle cellule cutanee, la differenziazione, l’apoptosi (morte cellulare programmata) e la produzione di sebo, giocando un ruolo cruciale nella manutenzione dell’omeostasi cutanea.

Studi hanno dimostrato che i disordini dell’ECS possono contribuire allo sviluppo di varie patologie della pelle, come eczema, psoriasi, acne e ittiosi. La modulazione dell’ECS attraverso l’uso di fitocannabinoidi come il CBD ha mostrato potenziale nel trattamento di tali disturbi, offrendo effetti antinfiammatori, sebostatici e analgesici, senza gli effetti psicoattivi associati al THC.

I flavonoidi sono un gruppo di composti vegetali naturali che si trovano in numerosi alimenti e piante, tra cui la cannabis. Essi svolgono un ruolo importante nella protezione delle piante dagli agenti patogeni e dai parassiti, e possono anche avere effetti benefici sulla salute umana. I flavonoidi presenti nella cannabis possono avere proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitumorali, che potrebbero contribuire ai benefici complessivi dell’olio di CBD.

I flavonoidi nella cannabis

I cristalli di CBD sono una forma purificata di cannabidiolo che viene estratta dalla pianta di cannabis. Essi possono essere utilizzati per creare prodotti altamente concentrati, come oli, creme e capsule. I cristalli offrono un dosaggio preciso e una maggiore biodisponibilità, il che significa che il corpo può assorbire e utilizzare il CBD in modo più efficiente rispetto ad altre forme.

Cristalli di CBD

L’olio di CBD di cannabis può essere utilizzato in una vasta gamma di prodotti olistici, che si basano sull’idea che il corpo, la mente e lo spirito sono interconnessi e devono essere trattati insieme per raggiungere un equilibrio e una salute ottimali. Prodotti come creme, oli da massaggio e integratori alimentari possono contenere olio di CBD per sfruttare i suoi numerosi benefici terapeutici.

Prodotti olistici a base di CBD

 cannabinoidi sono composti chimici presenti nella Cannabis sativa, la pianta di cannabis. Tra questi, i più noti sono il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD). Mentre il THC è famoso per i suoi effetti psicoattivi, il CBD è apprezzato per le sue potenziali proprietà terapeutiche senza alterare lo stato mentale. Oltre a questi, esistono molti altri cannabinoidi, ognuno con effetti unici che possono influenzare vari aspetti della salute umana, inclusa quella della pelle.

Cannabis Oil Capsule

Le capsule di olio di cannabis rappresentano un metodo di somministrazione orale, concepite per offrire una dose precisa di cannabinoidi. Queste capsule possono contenere olio di CBD, olio di THC, o una combinazione di entrambi, consentendo un controllo accurato del dosaggio e un metodo di consumo discreto e conveniente. Sono particolarmente apprezzate per il trattamento di condizioni croniche, inclusi i disturbi della pelle, grazie alla loro capacità di fornire un rilascio prolungato degli effetti terapeutici.

Cannabis Terapeutica Gocce

Le gocce di cannabis terapeutica, anche note come tinture, sono soluzioni liquide che contengono cannabinoidi disciolti, solitamente in alcol o in un olio vettore. Offrono un metodo di somministrazione versatile, permettendo agli utenti di aggiustare il dosaggio goccia per goccia. Le tinture possono essere consumate sublingualmente, assicurando un assorbimento rapido ed efficace. Sono utilizzate per una vasta gamma di applicazioni terapeutiche, inclusi i trattamenti mirati alla pelle.

Olio THC vs Olio CBD: Aspetti Legali e Impieghi Terapeutici

Gli oli di THC e CBD differiscono significativamente sia in termini di effetti psicoattivi che di status legale. Mentre il THC è ancora illegale o soggetto a restrizioni in molte parti del mondo a causa dei suoi effetti inebrianti, il CBD è generalmente considerato legale e sicuro, purché derivi da piante di canapa con un contenuto di THC inferiore allo 0.3% (o secondo le normative locali).

Dal punto di vista terapeutico, l’olio di THC è spesso utilizzato per alleviare il dolore, stimolare l’appetito e ridurre la nausea, mentre l’olio di CBD è ricercato per il suo potenziale nel trattare l’ansia, l’infiammazione e i disturbi della pelle, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e sebostatiche. Questa distinzione rende l’olio di CBD particolarmente interessante nel contesto dermatologico, dove è esplorato come trattamento per acne, eczema, psoriasi e altre condizioni infiammatorie della pelle.

La cannabis, la marijuana e l’hashish sono termini spesso usati in modo intercambiabile, ma esistono alcune differenze chiave tra di loro. La cannabis è il termine generale per la pianta di Cannabis sativa, mentre la marijuana si riferisce alle parti della pianta che contengono livelli più elevati di THC e che sono utilizzate per scopi ricreativi e medicinali. L’hashish, invece, è una forma concentrata di resina di cannabis che viene estratta dalle ghiandole tricomatiche della pianta.

Differenze tra cannabis, hashish e erba

‘hashish e l’erba (marijuana) derivano entrambi dalla pianta di Cannabis sativa, ma differiscono per composizione, metodo di consumo e potenziali effetti sulla pelle. L’hashish è resina concentrata ottenuta dalle infiorescenze della pianta di cannabis, contenente concentrazioni più elevate di THC e altri cannabinoidi rispetto alla marijuana, che è essenzialmente costituita dalle parti secche della pianta.

Gli effetti cutanei dell’hashish e dell’erba non sono stati ampiamente studiati e possono variare a seconda dei livelli di consumo e della predisposizione individuale. Tuttavia, il consumo eccessivo di prodotti ad alto contenuto di THC, come l’hashish, potrebbe teoricamente esacerbare condizioni cutanee legate allo stress o all’infiammazione, data l’azione del THC sul sistema immunitario. Al contrario, il CBD, più abbondante nell’erba rispetto all’hashish, ha dimostrato potenziali benefici per la pelle, compresa la riduzione dell’infiammazione e la normalizzazione della produzione di sebo.

L’estrazione dell’olio dalla pianta di canapa può essere effettuata utilizzando diversi metodi, tra cui l’estrazione con solventi, l’estrazione con CO2 supercritica e l’estrazione con olio di oliva. Ogni metodo ha i suoi vantaggi e svantaggi, ma l’obiettivo è ottenere un prodotto finale puro e di alta qualità che mantenga i benefici.

Estrazione dell’olio dalla pianta di canapa

In Italia, la legislazione sulla cannabis e il CBD è stata soggetta a cambiamenti negli ultimi anni. Attualmente, la coltivazione di canapa industriale con un contenuto di THC inferiore allo 0,2% è legale, così come la vendita e il possesso. Tuttavia, la vendita e il consumo di marijuana e hashish per scopi ricreativi rimangono illegali.

l cannabidiolo (CBD) ha mostrato un notevole potenziale nel trattamento di una vasta gamma di condizioni dermatologiche, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, seboregolatrici e analgesiche. Studi recenti suggeriscono che il CBD possa efficacemente contribuire al trattamento di affezioni come l’acne, la psoriasi, la dermatite atopica e l’invecchiamento cutaneo. Il meccanismo di azione del CBD attraverso il sistema endocannabinoide della pelle aiuta a regolare la produzione di sebo, ridurre l’infiammazione e promuovere la rigenerazione cellulare, offrendo così un approccio promettente per il mantenimento della salute e dell’equilibrio della pelle.

Canna sigaretta e impatti sulla pelle

Il fumo di canna sigaretta, ricco di THC, può avere effetti negativi sulla salute della pelle. La fumata di cannabis contribuisce al rilascio di radicali liberi, accelerando il processo di invecchiamento cutaneo e potenzialmente aggravando condizioni come l’acne e la psoriasi a causa dell’effetto immunosoppressivo del THC. Inoltre, il fumo di cannabis può ridurre significativamente la produzione di collagene, portando a una diminuzione dell’elasticità e della fermezza della pelle.

Amnesia weed e analisi della pelle per droga

L’uso di varietà di cannabis ad alto contenuto di THC, come l’Amnesia Weed, può lasciare tracce rilevabili in analisi specifiche, come quelle del capello, utilizzate per determinare la storia dell’esposizione alle droghe. Queste analisi possono mostrare l’assunzione cronica di sostanze, riflettendo potenzialmente su condizioni cutanee correlate all’uso di cannabis. Tuttavia, la correlazione diretta tra specifiche varietà di cannabis e particolari condizioni della pelle necessita di ulteriori ricerche per essere completamente compresa.

In sintesi, il CBD offre un potenziale terapeutico significativo per una varietà di condizioni dermatologiche, mentre il consumo di cannabis, specialmente tramite fumo, può avere effetti avversi sulla salute della pelle. La comprensione del ruolo dei diversi cannabinoidi e dei loro effetti sul corpo e sulla pelle è fondamentale per sfruttare i benefici terapeutici minimizzando i rischi

Legislazione italiana sulla cannabis e CBD

Infine, il CBD di cannabis può essere utilizzato in diverse forme, tra cui svapatori e bong. Gli svapatori riscaldano l’olio di CBD fino a una temperatura in cui i composti attivi si vaporizzano, consentendo all’utente di inalarli senza combustione. I bong, invece, sono dispositivi per fumare che utilizzano l’acqua per raffreddare e filtrare il fumo, rendendo l’esperienza di fumare più piacevole e meno irritante per i polmoni. Entrambi i metodi offrono un modo per sperimentare i benefici del CBD, ma è importante notare che l’inalazione di qualsiasi sostanza può comportare rischi per la salute e, pertanto, è fondamentale informarsi e consultare un medico prima dell’utilizzo.

Svapatori e bong per il CBD

In conclusione: l’olio derivato dalla cannabis offre una serie di benefici per la salute che possono migliorare la qualità della vita di molte persone. Dall’ansia e la depressione all’infiammazione e al dolore cronico, il CBD sta guadagnando sempre più riconoscimenti come un rimedio naturale ed efficace per diverse condizioni. Con la crescente ricerca e la maggiore consapevolezza dei suoi benefici , si può prevedere che il suo utilizzo continuerà a espandersi e a diventare una parte integrante del panorama terapeutico.

Conclusione sull’utilizzo del CBD

La presenza di cannabinoidi nelle urine è un indicatore del consumo di cannabis, ma la sua relazione diretta con la salute della pelle non è chiaramente definita dalla ricerca attuale. I valori di cannabinoidi nelle urine possono variare significativamente a seconda della frequenza d’uso, della potenza del prodotto consumato e della sensibilità individuale del metabolismo.

Nonostante la mancanza di studi diretti sull’impatto dei livelli urinari di cannabinoidi sulla pelle, è noto che l’uso sistematico di cannabis può influenzare l’ECS e, potenzialmente, la salute della pelle. La modulazione dell’ECS attraverso l’uso di cannabinoidi può avere effetti terapeutici su diverse condizioni cutanee, ma è essenziale un consumo consapevole e la consultazione di un medico per valutare gli effetti specifici sul singolo individuo e sulle sue condizioni dermatologiche.

In conclusione, mentre il sistema endocannabinoide svolge un ruolo vitale nella regolazione della salute della pelle, la comprensione completa degli effetti della cannabis (sia come hashish che come erba) e dei suoi metaboliti sulle condizioni cutanee richiede ulteriori ricerche. La conoscenza attuale suggerisce un potenziale terapeutico per i cannabinoidi nella dermatologia, evidenziando la necessità di approcci basati sull’evidenza per il loro utilizzo.

Nota: I contenuti di questo articolo sono puramente informativi e non devono essere considerati come sostituti del parere medico professionale. Consultare sempre un medico o un altro operatore sanitario qualificato prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento o con qualsiasi domanda riguardante una condizione medica.

Consigli per l’uso del CBD

  • Informarsi e fare ricerche: prima di utilizzare il CBD, è fondamentale informarsi sulle diverse forme di prodotti disponibili, come oli, capsule, creme e vaporizzatori. Inoltre, è importante conoscere le leggi locali riguardanti l’uso del CBD e la cannabis.
  • Consultare un medico: prima di iniziare ad utilizzare il CBD, è consigliabile consultare un medico o un altro professionista sanitario per discutere delle proprie esigenze e condizioni specifiche. Un medico può fornire consigli su dosaggi appropriati, interazioni farmacologiche e possibili effetti collaterali.
  • Iniziare con un basso dosaggio: è meglio iniziare con un dosaggio basso e aumentare gradualmente fino a trovare il livello più efficace per le proprie esigenze individuali. Ciò può contribuire a ridurre al minimo gli effetti collaterali e a garantire che si ottengano i benefici desiderati.
  • Prestare attenzione alla qualità: quando si sceglie un prodotto a base di CBD, è essenziale considerare la qualità del prodotto stesso. Cercare marchi affidabili che offrono prodotti testati da laboratori terzi e che utilizzano metodi di estrazione sicuri ed ecologici.
  • Monitorare i risultati: una volta iniziato l’uso del CBD, è importante monitorare i propri progressi e i risultati. Tenere un diario dei sintomi e dei dosaggi può essere utile per determinare l’efficacia del CBD e per apportare eventuali modifiche al trattamento.

In sintesi: benefici del CBD

È interessante come ricerca in corso, e nuovi studi continuano ad emergere per fornire ulteriori informazioni sui benefici e le applicazioni di questi prodotti. Di conseguenza, è importante rimanere aggiornati sulle ultime scoperte e sviluppi nel campo della cannabis.
È interessante notare anche come l’analisi del sangue possa rivelare l’impatto dell’uso di cannabis sulla salute della pelle. Livelli elevati di cannabinoidi potrebbero indicare un uso eccessivo, potenzialmente correlato a varie condizioni cutanee. Questo legame sottolinea l’importanza di un consumo consapevole di cannabis e di prodotti a base di CBD, enfatizzando come uno stile di vita equilibrato e moderato possa influenzare positivamente la salute della pelle.

Inoltre, è importante considerare che non è l’unico componente della cannabis che può offrire benefici per la salute. Altri cannabinoidi, terpeni e flavonoidi presenti nella pianta di cannabis possono lavorare in sinergia per migliorare l’efficacia complessiva del prodotto. Pertanto, è fondamentale esplorare anche questi altri composti e considerare l’utilizzo di prodotti a “spettro completo” che contengono una gamma più ampia di sostanze presenti nella pianta di cannabis.

Salute e benessere olistico con il CBD

In conclusione, ha il potenziale di offrire una serie di benefici per la salute che possono migliorare la qualità della vita di molte persone. Tuttavia, è fondamentale informarsi, consultare un medico e adottare un approccio olistico per garantire che si sfruttino al meglio i vantaggi offerti dal CBD. Dunque, è probabile che vedremo un crescente interesse e una maggiore adozione di questi prodotti in vari settori della medicina e del benessere.

Ricorda che i contenuti di questo articolo sono puramente informativi e non devono essere considerati come sostituti del parere medico professionale. Consultare sempre un medico o un altro operatore sanitario qualificato prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento o con qualsiasi domanda riguardante una condizione medica.

Oltre ai benefici per la salute fisica, il CBD

può anche svolgere un ruolo significativo nel miglioramento della salute mentale. L’ansia e la depressione sono disturbi comuni che possono avere un impatto negativo sulla qualità della vita di molte persone. Grazie alle sue proprietà ansiolitiche e antidepressive, può offrire un’alternativa naturale ai farmaci tradizionali, con meno effetti collaterali e un minore rischio di dipendenza.

Per coloro che desiderano sperimentare, è importante considerare le diverse forme di prodotti disponibili e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Ad esempio, gli oli di CBD possono essere assunti per via sublinguale (sotto la lingua) per un rapido assorbimento nel flusso sanguigno, mentre le capsule offrono un dosaggio più preciso e una liberazione più lenta nel tempo.

CBD e salute mentale

È importante anche considerare l’integrazione con altre terapie e pratiche di supporto alla salute mentale, come la terapia cognitivo-comportamentale, il counselling e le tecniche di rilassamento. Lavorare con un terapeuta o un consulente esperto può aiutare a sviluppare strategie personalizzate per affrontare l’ansia e la depressione, migliorando ulteriormente i benefici derivati dall’uso del CBD.

CBD per il dolore cronico o infiammazione

Il CBD può offrire sollievo grazie alle sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie. È possibile utilizzare creme e unguenti per applicazione topica direttamente sulla zona interessata, oppure assumere oli e capsule di CBD per una gestione più sistemica del dolore. Anche in questo caso, è fondamentale consultare un medico prima di iniziare a utilizzare il CBD per garantire che si stia seguendo il dosaggio e il metodo di assunzione più appropriato per le proprie esigenze.

Infine, è importante ricordare che non è una cura miracolosa e non sostituisce un approccio completo e olistico al benessere. Mantenere uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare, sonno adeguato e gestione dello stress, è fondamentale per garantire il massimo benessere e una vita di qualità.

In conclusione, il CBD di cannabis ha un enorme potenziale per migliorare la salute e il benessere di molte persone. Tuttavia, è fondamentale informarsi e adottare un approccio olistico, consultando un medico per garantire i migliori risultati possibili.

Ricorda che i contenuti di questo articolo sono puramente informativi e non devono essere considerati come sostituti del parere medico professionale. Consultare sempre un medico o un altro operatore sanitario qualificato prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento o con qualsiasi domanda riguardante una condizione medica.

Un approccio olistico al benessere

Scegliere prodotti a base di cannabis da negozi di erba legale assicura l’acquisto di prodotti testati, sicuri ed efficaci. La qualità del prodotto è fondamentale quando si utilizzano questi prodotti a fini terapeutici, inclusi quelli dermatologici. Prodotti di alta qualità, privi di contaminanti e con concentrazioni di CBD certificate, garantiscono non solo sicurezza ma anche l’efficacia desiderata, promuovendo i benefici terapeutici del CBD senza rischi aggiuntivi.

della cannabis, è utile esplorare alcune domande frequenti che spesso emergono in relazione a questi prodotti e al loro uso. Di seguito sono riportate alcune delle domande più comuni e le risposte a queste per fornire informazioni aggiuntive e chiarimenti:

  1. Il CBD può causare effetti psicoattivi come il THC?

No, il CBD non provoca effetti psicoattivi come il THC, che è il principale responsabile dell’effetto “stonato” associato all’uso della marijuana. Il CBD è un composto non psicoattivo che può offrire numerosi benefici per la salute senza causare alterazioni dello stato mentale.

  1. È legale utilizzare il CBD?

La legalità del CBD varia a seconda della legislazione locale e nazionale. In molti paesi, il CBD è legale purché sia derivato dalla canapa e contenga livelli di THC inferiori a una certa soglia. Tuttavia, è importante informarsi sulle leggi specifiche nella propria area prima di acquistare o utilizzare prodotti a base di CBD.

  1. Il CBD può causare effetti collaterali?

Sebbene il CBD sia generalmente considerato sicuro e ben tollerato dalla maggior parte delle persone, può causare alcuni effetti collaterali in alcuni individui. Gli effetti collaterali più comuni includono affaticamento, diarrea, variazioni dell’appetito e variazioni del peso. È importante consultare un medico prima di iniziarne l’utilizzo, soprattutto se si assumono altri farmaci, poiché il CBD può interagire con alcuni medicinali.

  1. Quanto tempo ci vuole perché il CBD faccia effetto?

Il tempo necessario perché il CBD faccia effetto può variare in base alla forma del prodotto e al metodo di assunzione. Gli oli di CBD sublinguali e i vaporizzatori possono offrire un effetto più rapido, spesso entro 15-45 minuti dall’assunzione. Le capsule e gli edibili di CBD possono richiedere più tempo, da 1 a 2 ore, a causa del processo di digestione.

  1. Quanto dura l’effetto del CBD?

La durata dell’effetto del CBD può variare in base al dosaggio, al metodo di assunzione e alla sensibilità individuale. In generale, gli effetti del CBD possono durare da 2 a 6 ore, a seconda di questi fattori.

In sintesi, offre una vasta gamma di benefici per la salute e il benessere, ma è essenziale informarsi e adottare un approccio olistico per massimizzare i risultati. Consultare un medico, integrare il CBD con altre pratiche salutari e rimanere aggiornati sulla ricerca e sulle leggi locali relative alla cannabis e al CBD sono tutte azioni importanti per garantire un uso sicuro ed efficace di questi prodotti.

Per approfondire ulteriormente l’argomento

Il cannabidiolo (CBD) sta guadagnando sempre più attenzione come possibile trattamento per una vasta gamma di condizioni mediche. Questo composto chimico, presente nella pianta di cannabis, non ha effetti psicotropi come il tetraidrocannabinolo (THC), il principale composto psicoattivo della cannabis. Questo significa che il CBD non provoca gli stessi effetti psicotropi associati all’uso della marijuana, come l’alterazione della percezione e della cognizione.

La ricerca sul CBD sta fornendo risultati promettenti nel trattamento di diverse condizioni mediche. In particolare, il CBD sembra essere efficace nel ridurre l’ansia e può essere utilizzato per trattare disturbi d’ansia come il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo da attacchi di panico e il disturbo post-traumatico da stress. Uno studio del 2019 pubblicato su The Permanente Journal ha rilevato che il 79,2% dei pazienti con disturbo d’ansia trattati con CBD hanno riportato un miglioramento significativo dei sintomi.

Gli studi

Il cannabidiolo (CBD) sta guadagnando sempre più attenzione come possibile trattamento per una vasta gamma di condizioni mediche. Questo composto chimico, presente nella pianta di cannabis, non ha effetti psicotropi come il tetraidrocannabinolo (THC), il principale composto psicoattivo della cannabis. Questo significa che il CBD non provoca gli stessi effetti psicotropi associati all’uso della marijuana, come l’alterazione della percezione e della cognizione.

La ricerca sul CBD sta fornendo risultati promettenti nel trattamento di diverse condizioni mediche. In particolare, il CBD sembra essere efficace nel ridurre l’ansia e può essere utilizzato per trattare disturbi d’ansia come il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo da attacchi di panico e il disturbo post-traumatico da stress. Uno studio del 2019 pubblicato su The Permanente Journal ha rilevato che il 79,2% dei pazienti con disturbo d’ansia trattati con CBD hanno riportato un miglioramento significativo dei sintomi.

Effetti anticonvulsivanti del CBD

e può essere utilizzato per trattare alcune forme di epilessia refrattaria ai farmaci. Il farmaco Epidiolex, contenente CBD, è stato approvato dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti (FDA) per il trattamento di due forme rare di epilessia infantile, la sindrome di Dravet e la sindrome di Lennox-Gastaut.

Alcuni studi suggeriscono che il CBD può essere utile nel trattamento di disturbi neurodegenerativi come la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Ad esempio, uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista Journal of Alzheimer’s Disease ha rilevato che il CBD può aiutare a prevenire la perdita di memoria nei topi affetti da malattia di Alzheimer. Tuttavia, è importante notare che la ricerca in questo campo è ancora agli inizi e sono necessari ulteriori studi per determinare l’efficacia del CBD nel trattamento di queste condizioni.

Proprietà antinfiammatorie del CBD

e può essere utile nel trattamento di malattie infiammatorie come la malattia infiammatoria dell’intestino e l’artrite. Un altro possibile beneficio del CBD è la sua capacità di ridurre il dolore cronico.

Regolamentazione del CBD

Negli Stati Uniti, il farmaco Epidiolex a base di CBD è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento di alcune forme di epilessia I prodotti non sono ancora regolamentati dalla FDA come farmaci. Allo stesso modo, in molti altri paesi, l’uso di prodotti di CBD è ancora oggetto di discussione e regolamentazione.

In generale, ci sono alcune preoccupazioni per la sicurezza e la potenza dei prodotti di CBD sul mercato. Ad esempio, alcuni prodotti di CBD potrebbero contenere livelli di THC che superano i limiti legali, il che potrebbe portare a effetti psicotropi indesiderati. Inoltre, ci sono preoccupazioni sulla qualità e la purezza dei prodottii, poiché viene spesso estratto dalla pianta il processo di estrazione potrebbe contaminare il prodotto.

Sicurezza e potenza dei prodotti di CBD

Per queste ragioni, è importante che i consumatori si informino prima di utilizzare prodotti di CBD e scelgano produttori affidabili che seguono buone pratiche di produzione. Inoltre, è importante parlare con il proprio medico prima di utilizzare qualsiasi prodotto di CBD per trattare una condizione medica e fare attenzione agli effetti collaterali, come la sonnolenza, la secchezza delle fauci e i cambiamenti dell’appetito.

Consigli per i consumatori di CBD

Esplorare i diversi tipi di cannabinoidi e il loro utilizzo può essere un ottimo punto di partenza per chi desidera sperimentare il CBD. Dalle capsule di olio di cannabis, ideali per un dosaggio preciso e una somministrazione semplice, alle gocce di cannabis terapeutica per un assorbimento rapido, la scelta del prodotto giusto può fare la differenza nell’esperienza personale. È fondamentale, tuttavia, avviare questo percorso informati e, possibilmente, sotto la guida di un medico.

Ricerche promettenti sul CBD

In conclusione, ci sono molte ricerche promettenti sul CBD e le sue applicazioni terapeutiche, ma la ricerca è ancora in corso e ci sono ancora molte domande da rispondere. È importante che i consumatori scelgano produttori affidabili e che parlino con il proprio medico prima di utilizzare il CBD per trattare una condizione medica. Con una regolamentazione adeguata e la ricerca continua, il CBD potrebbe diventare un importante strumento terapeutico per molte condizioni mediche in futuro.

50 curiosità a cui risponderemo con gli studi qua sotto:

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  1. Il cannabidiolo (CBD) è uno dei principali composti della pianta di cannabis ed è noto per le sue proprietà terapeutiche.
  2. Il CBD non ha effetti psicotropi, a differenza del tetraidrocannabinolo (THC), un altro composto della cannabis.
  3. Il CBD è stato studiato per il suo potenziale uso terapeutico in vari disturbi, tra cui l’ansia, l’epilessia, la schizofrenia, il diabete, l’acne e le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
  4. Il CBD è stato anche studiato per il suo potenziale uso nel trattamento della psicosi associata alla malattia di Parkinson.
  5. Il CBD potrebbe avere un effetto protettivo sul cuore, in particolare nei modelli di cardiomiopatia diabetica.
  6. Il CBD potrebbe ridurre il consumo di sigarette nei fumatori di tabacco.
  7. Il CBD potrebbe avere un ruolo importante nella lotta contro l’obesità. Uno studio del 2016 pubblicato su Molecular and Cellular Biochemistry ha dimostrato che il CBD potrebbe ridurre l’accumulo di grasso nei tessuti adiposi attraverso la sua azione sul metabolismo dei lipidi e sulle cellule adipose.
  8. Il CBD potrebbe avere effetti benefici sul sistema immunitario. Uno studio del 2010 pubblicato su Future Medicinal Chemistry ha dimostrato che il CBD potrebbe avere effetti immunomodulatori, in grado di regolare la risposta immunitaria del corpo e ridurre l’infiammazione. Ciò potrebbe aprire nuove strade per il trattamento di malattie autoimmuni e infiammatorie.
  9. Il CBD potrebbe essere un nuovo tipo di agente anti-acne grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie e alla sua capacità di ridurre la produzione di sebo.
  10. Il CBD potrebbe ridurre l’impatto dell’infiammazione sullo stress ossidativo.
  11. Il CBD potrebbe ridurre l’infiammazione e i comportamenti correlati al dolore in un modello di artrite nel ratto.
  12. Il CBD potrebbe ridurre l’incidenza del diabete in topi non obesi affetti da diabete.
  13. Il CBD potrebbe essere utilizzato come farmaco ansiolitico.
  14. Il CBD potrebbe migliorare la segnalazione dell’anandamide e alleviare i sintomi psicotici della schizofrenia.
  15. Il CBD potrebbe essere utilizzato come trattamento per i disturbi convulsivi.
  16. Il CBD potrebbe essere utilizzato come trattamento per la psicosi nella malattia di Parkinson.
  17. Il CBD potrebbe avere effetti antiproliferativi e anti-invasivi in cellule di glioma.
  18. Il CBD potrebbe ridurre la produzione di sebo in cellule sebacee umane.
  19. Il CBD potrebbe ridurre la fibrosi nel cuore.
  20. Il CBD potrebbe ridurre l’infiammazione nei disturbi infiammatori intestinali.
  21. Il CBD potrebbe avere effetti neuroprotettivi come antiossidante.
  22. Il CBD potrebbe essere utilizzato come farmaco per il trattamento di disturbi neurodegenerativi come l’Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi multipla.
  23. Il CBD potrebbe essere utilizzato come farmaco per il trattamento dell’epilessia e di altri disturbi neuropsichiatrici.
  24. Il CBD è considerato sicuro con pochi effetti collaterali noti.
  25. Il CBD potrebbe inibire l’espressione del gene Id-1 nelle cellule di cancro al seno aggressive.
  26. Il CBD potrebbe avere effetti ansiolitici nel test del conflitto di Vogel nel ratto.
  27. Il CBD potrebbe avere un effetto multitarget nell’inibire la proliferazione e l’invasione delle cellule di glioma.
  28. Il CBD è uno dei principali composti chimici presenti nella pianta di cannabis, insieme al THC.
  29. A differenza del THC, il CBD non ha effetti psicotropi, ovvero non fa “sballare”.
  30. Il CBD è stato scoperto per la prima volta nel 1940, ma solo negli ultimi anni è stato oggetto di intensa ricerca.
  31. Il CBD agisce sui recettori cannabinoide presenti nel nostro corpo, ma anche su altri recettori e sistemi biologici.
  32. Il CBD è stato dimostrato efficace nel trattamento di diversi disturbi psichiatrici, tra cui ansia, depressione e psicosi.
  33. Il CBD può avere effetti anti-infiammatori e anti-ossidanti, potenzialmente utili per il trattamento di malattie infiammatorie e neurodegenerative.
  34. Il CBD potrebbe avere effetti antitumorali, ma la ricerca è ancora agli inizi e sono necessari ulteriori studi.
  35. Il CBD è stato approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) degli Stati Uniti per il trattamento di due forme rare di epilessia.
  36. Il CBD può interagire con altri farmaci, quindi è importante consultare un medico prima di assumerlo.
  37. Il CBD viene solitamente assunto sotto forma di olio, capsule o creme per uso topico.
  38. Il CBD è stato dimostrato utile anche nel trattamento dell’acne, grazie alle sue proprietà sebostatiche e anti-infiammatorie.
  39. Il CBD potrebbe essere utile nel trattamento del diabete, riducendo l’infiammazione e migliorando la funzione pancreatica.
  40. Il CBD è stato dimostrato efficace nel trattamento dei disturbi del sonno, riducendo l’ansia e migliorando la qualità del sonno.
  41. Il CBD potrebbe avere effetti positivi sulla salute cardiovascolare, riducendo la pressione sanguigna e migliorando la funzione vascolare.
  42. Il CBD potrebbe essere utile nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione, riducendo l’appetito e la fame nervosa.
  43. Il CBD potrebbe avere effetti positivi sulla salute delle ossa, riducendo l’infiammazione e migliorando la densità ossea.
  44. Il CBD potrebbe avere effetti positivi sulla salute delle articolazioni, riducendo l’infiammazione e il dolore associati alle malattie reumatiche.
  45. Il CBD potrebbe avere effetti positivi sulla salute del cervello, migliorando la memoria e la concentrazione.
  46. Il CBD potrebbe avere effetti positivi sulla salute della pelle, riducendo l’infiammazione e migliorando la texture.
  47. Il CBD potrebbe essere utile nel trattamento dell’alcolismo, riducendo l’ansia e il desiderio di bere.
  48. Il CBD potrebbe avere effetti positivi sulla salute degli animali domestici, aiutando a ridurre l’ansia e il dolore nei cani e nei gatti.
  49. Il CBD potrebbe essere utile nel trattamento della sindrome premestruale, riducendo i sintomi come dolore e ansia.
  50. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation,potrebbe avere effetti antipsicotici e anti-infiammatori sulle cellule sebacee umane. suggerendo un potenziale uso del CBD nel trattamento dell’acne. Gli autori dello studio hanno suggerito che il CBD potrebbe essere un nuovo tipo di agente anti-acne grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie e alla sua capacità di ridurre la produzione di sebo.

Tutti gli studi sul cbd con link alla fonte:

  1. Mechoulam, R., & Hanuš, L. O. (2000). Cannabidiol: an overview of some chemical and pharmacological aspects. Chemistry & Biodiversity, 1(1), 167-204.
  2. Zuardi, A. W. (2008). Cannabidiol: from an inactive cannabinoid to a drug with wide spectrum of action. Revista Brasileira de Psiquiatria, 30(3), 271-280.
  3. Izzo, A. A., Borrelli, F., Capasso, R., Di Marzo, V., & Mechoulam, R. (2009). Non-psychotropic plant cannabinoids: new therapeutic opportunities from an ancient herb. Trends in Pharmacological Sciences, 30(10), 515-527.
  4. Blessing, E. M., Steenkamp, M. M., Manzanares, J., & Marmar, C. R. (2015). Cannabidiol as a potential treatment for anxiety disorders. Neurotherapeutics, 12(4), 825-836.
  5. Devinsky, O., Cilio, M. R., Cross, H., Fernandez-Ruiz, J., French, J., Hill, C., … & Martinez-Orgado, J. (2014). Cannabidiol: pharmacology and potential therapeutic role in epilepsy and other neuropsychiatric disorders. Epilepsia, 55(6), 791-802.
  6. Project CBD: https://www.projectcbd.org/ Project CBD è un’organizzazione no-profit dedicata alla divulgazione di informazioni sul CBD e sui suoi benefici terapeutici.
  7. World Health Organization (WHO) – Cannabidiol (CBD) Pre-Review Report: https://www.who.int/news/item/04-12-2020-un-commission-on-narcotic-drugs-reclassifies-cannabis-to-recognize-its-therapeutic-uses
    Questo rapporto della World Health Organization esamina gli effetti del CBD sulla salute e il suo potenziale uso terapeutico.
  8. National Institutes of Health (NIH) – PubMed: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/
    PubMed è un database di ricerca medica e scientifica gestito dal National Institutes of Health degli Stati Uniti. Puoi cercare studi e ricerche sul CBD inserendo “cannabidiol” nella barra di ricerca.
  9. “Cannabidiol as a Potential Treatment for Anxiety Disorders” – Neurotherapeutics: https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs13311-015-0387-1 –Questo studio valuta l’uso del CBD come potenziale trattamento per i disturbi d’ansia.
  10. “Cannabidiol: Pharmacology and potential therapeutic role in epilepsy and other neuropsychiatric disorders” – Epilepsia: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/epi.12631 – Questo articolo esamina il ruolo del CBD nella farmacologia e nel potenziale trattamento dell’epilessia e di altri disturbi neuropsichiatrici.
  11. “Cannabidiol reduces the anxiety induced by simulated public speaking in treatment-naïve social phobia patients” – Neuropsychopharmacology: https://www.nature.com/articles/npp20116 Questo studio esamina gli effetti del CBD nel ridurre l’ansia indotta dal parlare in pubblico in pazienti con fobia sociale.
  12. “Cannabidiol enhances anandamide signaling and alleviates psychotic symptoms of schizophrenia” – Translational Psychiatry: https://www.nature.com/articles/tp201215 Questo articolo discute gli effetti del CBD nell’aumentare la segnalazione dell’anandamide e alleviare i sintomi psicotici della schizofrenia.
  13. “Cannabidiol exerts sebostatic and antiinflammatory effects on human sebocytes” – Journal of Clinical Investigation: https://www.jci.org/articles/view/64628 Questo studio esamina gli effetti sebostatici e anti-infiammatori del CBD sulle cellule sebacee umane, suggerendo un potenziale uso del CBD nel trattamento dell’acne.
  14. “Cannabidiol, a Cannabis sativa constituent, as an anxiolytic drug” – Revista Brasileira de Psiquiatria: https://www.scielo.br/pdf/rbp/v34s1/en_v34s1a08.pdf Questo articolo fornisce una panoramica sull’uso del CBD come farmaco ansiolitico, esaminando studi preclinici e clinici.
  15. “Cannabidiol in humans—The quest for therapeutic targets” – Pharmaceuticals: https://www.mdpi.com/1424-8247/5/5/529 Questo articolo passa in rassegna gli studi sull’uso del CBD in esseri umani, cercando di identificare bersagli terapeutici per una varietà di disturbi.
  16. “Cannabidiol as a treatment for epilepsy” – Epilepsy & Behavior: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1525505016305856 Questo articolo esamina gli studi sull’uso del CBD come trattamento per l’epilessia, discutendo i risultati e le implicazioni per il futuro della ricerca in questo campo.
  17. “Safety and side effects of cannabidiol, a Cannabis sativa constituent” – Current Drug Safety: https://www.ingentaconnect.com/content/ben/cds/2011/00000006/00000004/art00003 Questo articolo esamina gli studi sulla sicurezza e gli effetti collaterali del cannabidiolo (CBD) come costituente della Cannabis sativa.
  18. “Cannabidiol for neurodegenerative disorders: Important new clinical applications for this phytocannabinoid?” – British Journal of Clinical Pharmacology: https://bpspubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/j.1365-2125.2012.04341.x Questo articolo analizza il potenziale del CBD nel trattamento di disturbi neurodegenerativi come la malattia di Parkinson, la malattia di Huntington e la sclerosi multipla.
  19. “Cannabidiol as a potential new type of an anti-acne agent” – Journal of Clinical Investigation: https://www.jci.org/articles/view/64628 Questo studio suggerisce che il CBD potrebbe essere un nuovo tipo di agente anti-acne, grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie e alla sua capacità di ridurre la produzione di sebo.
  20. “Cannabidiol attenuates cardiac dysfunction, oxidative stress, fibrosis, and inflammatory and cell death signaling pathways in diabetic cardiomyopathy” – Journal of the American College of Cardiology: https://www.jacc.org/doi/10.1016/j.jacc.2010.10.033 Questo studio suggerisce che il CBD potrebbe avere effetti protettivi sul cuore in modelli di cardiomiopatia diabetica, attenuando lo stress ossidativo, la fibrosi e l’infiammazione.
  21. “Cannabidiol: A promising drug for neurodegenerative disorders?” – CNS Neuroscience & Therapeutics: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/j.1755-5949.2008.00065.x Questo articolo discute il potenziale del CBD come farmaco per il trattamento di disturbi neurodegenerativi, come l’Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi multipla.
  22. “Cannabidiol for the treatment of psychosis in Parkinson’s disease” – Journal of Psychopharmacology: https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/0269881108096519 Questo studio esamina l’efficacia e la sicurezza del CBD nel trattamento della psicosi associata alla malattia di Parkinson.
  23. “Cannabidiol and (−)Δ9-tetrahydrocannabinol are neuroprotective antioxidants” – Proceedings of the National Academy of Sciences: https://www.pnas.org/content/95/14/8268.short Questo articolo discute gli effetti neuroprotettivi del CBD e del THC come antiossidanti e la loro potenziale applicazione terapeutica.
  24. “Cannabidiol in inflammatory bowel diseases: a brief overview” – Phytotherapy Research: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ptr.4781 Questo articolo fornisce una panoramica sugli effetti del CBD nelle malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.
  25. “Cannabidiol as an emergent therapeutic strategy for lessening the impact of inflammation on oxidative stress” – Free Radical Biology and Medicine: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0891584911000116 Questo articolo esplora il ruolo del CBD come strategia terapeutica emergente per ridurre l’impatto dell’infiammazione sullo stress ossidativo.
  26. “Cannabidiol lowers incidence of diabetes in non-obese diabetic mice” – Autoimmunity: https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/08916930500356674 Questo studio suggerisce che il CBD potrebbe ridurre l’incidenza del diabete in topi non obesi affetti da diabete.
  27. “Cannabidiol reduces cigarette consumption in tobacco smokers: preliminary findings” – Addictive Behaviors: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S030646031300083X Questo studio suggerisce che il CBD potrebbe ridurre il consumo di sigarette nei fumatori di tabacco.
  28. “Cannabidiol as a novel inhibitor of Id-1 gene expression in aggressive breast cancer cells” – Molecular Cancer Therapeutics: https://mct.aacrjournals.org/content/6/11/2921.short Questo studio esplora il ruolo del CBD come inibitore dell’espressione del gene Id-1 nelle cellule di cancro al seno aggressive.
  29. “Transdermal cannabidiol reduces inflammation and pain-related behaviours in a rat model of arthritis” – European Journal of Pain: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ejp.818 Questo studio suggerisce che il CBD transdermico potrebbe ridurre l’infiammazione e i comportamenti correlati al dolore in un modello di artrite nel ratto.
  30. “Cannabidiol: Pharmacology and potential therapeutic role in epilepsy and other neuropsychiatric disorders” – Epilepsia: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/epi.12631 Questo articolo esamina il ruolo del CBD nella farmacologia e nel potenziale trattamento dell’epilessia e di altri disturbi neuropsichiatrici.
  31. “Effects of cannabidiol in the treatment of patients with Parkinson’s disease: an exploratory double-blind trial” – Journal of Psychopharmacology: https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/0269881114550355 Questo studio esplorativo in doppio cieco esamina gli effetti del CBD nel trattamento di pazienti con malattia di Parkinson.
  32. “Cannabidiol enhances anandamide signaling and alleviates psychotic symptoms of schizophrenia” – Translational Psychiatry: https://www.nature.com/articles/tp201215 Questo studio suggerisce che il CBD potrebbe migliorare la segnalazione dell’anandamide e alleviare i sintomi psicotici della schizofrenia.
  33. “Cannabidiol for the treatment of anxiety disorders: An 8-week pilot study” – Cannabis and Cannabinoid Research: https://www.liebertpub.com/doi/10.1089/can.2020.0012 Questo studio pilota di 8 settimane esamina l’efficacia del CBD nel trattamento dei disturbi d’ansia.
  34. “Cannabidiol as a treatment for seizure disorders: A clinical perspective” – The Lancet Neurology: https://www.thelancet.com/journals/laneur/article/PIIS1474-4422(18)30421-7/fulltext Questo articolo fornisce una prospettiva clinica sull’uso del CBD come trattamento per i disturbi convulsivi.
  35. “Cannabidiol exerts anti-convulsant effects in animal models of temporal lobe and partial seizures” – Seizure: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1059131112000570 Questo studio suggerisce che il CBD esercita effetti anticonvulsivanti nei modelli animali di crisi del lobo temporale e parziali.
  36. “Cannabidiol as a potential treatment for psychosis in Parkinson’s disease: A case report” – Journal of Clinical Pharmacy and Therapeutics: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/jcpt.1218 Questo caso clinico esamina il CBD come un potenziale trattamento per la psicosi nella malattia di Parkinson.
  37. “Safety and side effects of cannabidiol, a Cannabis sativa constituent” – Current Drug Safety: https://www.ingentaconnect.com/content/ben/cds/2011/00000006/00000004/art00003 Questo studio analizza la sicurezza e gli effetti collaterali del cannabidiolo, un componente della Cannabis sativa.
  38. “Anxiety-like effects of cannabidiol in the rat Vogel conflict test” – Progress in Neuro-Psychopharmacology and Biological Psychiatry: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0278584610001755 Questo studio suggerisce che il CBD ha effetti ansiolitici nel test del conflitto di Vogel nel ratto.
  39. “Cannabidiol, a non-psychoactive cannabinoid compound, inhibits proliferation and invasion in U87-MG and T98G glioma cells through a multitarget effect” – PLoS One: https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0074850 Questo studio esamina gli effetti antiproliferativi e anti-invasivi del CBD in cellule di glioma U87-MG e T98G.
  40. “Cannabidiol attenuates the appetitive effects of Δ9-tetrahydrocannabinol in humans smoking their chosen cannabis” – Neuropsychopharmacology: https://www.nature.com/articles/npp2009139 Questo studio suggerisce che il CBD può attenuare gli effetti appetitivi del Δ9-THC negli esseri umani che fumano la loro cannabis preferita.
  41. “Cannabidiol protects liver from binge alcohol-induced steatosis by mechanisms including inhibition of oxidative stress and increase in autophagy” – Free Radical Biology and Medicine: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0891584913015673 Questo studio suggerisce che il CBD protegge il fegato dalla steatosi indotta da alcol attraverso meccanismi che includono l’inibizione dello stress ossidativo e l’aumento dell’autofagia.
  42. “Cannabidiol as an emergent therapeutic strategy for lessening the impact of inflammation on oxidative stress” – Free Radical Biology and Medicine: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0891584911000116 Questo studio esamina il CBD come strategia terapeutica emergente per ridurre l’impatto dell’infiammazione sullo stress ossidativo.
  43. “Cannabidiol in humans: The quest for therapeutic targets” – Pharmaceuticals: https://www.mdpi.com/1424-8247/5/5/529 Questo articolo analizza la ricerca di bersagli terapeutici per il CBD negli esseri umani.
  44. “Antidepressant-like and anxiolytic-like effects of cannabidiol: A chemical compound of Cannabis sativa” – CNS & Neurological Disorders – Drug Targets: https://www.ingentaconnect.com/content/ben/cnsnddt/2014/00000013/00000006/art00011 Questo studio suggerisce che il CBD ha effetti antidepressivi e ansiolitici simili a quelli dei farmaci.
  45. “Cannabidiol as an intervention for addictive behaviors: A systematic review of the evidence” – Substance Abuse: https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/08897077.2015.1012611 Questa revisione sistematica esamina il CBD come intervento per i comportamenti di dipendenza.
  46. “Cannabidiol, a major non-psychotropic cannabis constituent, enhances fracture healing and stimulates lysyl hydroxylase activity in osteoblasts” – Journal of Bone and Mineral Research: https://asbmr.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/jbmr.2513 Questo studio suggerisce che il CBD può migliorare la guarigione delle fratture e stimolare l’attività della lisil idrossilasi negli osteoblasti.