Cannabis terapeutica gratis in Sicilia: assessore regionale alla Sanità firma il decreto per tre patologie
Il lancio dell’agenzia stampa Ansa è delle 13,38 di martedì 21 gennaio 2020 e dà una risposta tanto attesa da tanti malati affetti da alcune patologie, persone che trovano un’unica soluzione nelle terapie a base di Canapa. In breve, la Cannabis terapeutica gratis in Sicilia come stabilito da un decreto regionale firmato da Ruggero Razza, assessore alla Sanità siciliana.
Il decreto firmato da Ruggero Razza, che introduce la cannabis terapeutica gratuita in Sicilia per alcune patologie, rappresenta un passo importante verso il riconoscimento del potenziale terapeutico della canapa. La disponibilità della terapia, prescritta per un massimo di sei mesi e rinnovabile, tramite vari metodi di utilizzo, segna un’avanzata significativa nella medicina alternativa regionale. Attualmente, la produzione dei preparati è affidata a farmacie private convenzionate con la Regione, indicando un modello di collaborazione pubblico-privato per l’accesso alle cure. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riconoscimento delle proprietà terapeutiche della cannabis, come evidenziato in altri articoli e ricerche disponibili sul sito Jurefarm.it, che approfondiscono ulteriormente l’uso della cannabis a fini medici. Per maggiori informazioni sulle proprietà della cannabis e sull’evoluzione delle sue applicazioni terapeutiche, leggi l’articolo relativo.
Come poter usufruire della Cannabis terapeutica gratis in Sicilia?
Da oggi i medici delle Aziende sanitarie pubbliche regionali, specialisti di anestesia e rianimazione, neurologia e dei centri di terapia del dolore, avranno il compito di decidere la prescrizione da assegnare ai pazienti. La terapia prescritta a base di cannabis dovrà avere una durata massima di sei mesi con possibilità di essere rinnovata.
Nelle prescrizioni compariranno alcuni metodi di utilizzo: tramite cartine per uso orale preparando decotti, cartine e capsule per inalazione grazie a specifici vaporizzatori e tramite olio per uso orale.
Il preparato potrà essere richiesto dal paziente nelle farmacie ospedaliere. Al momento, però, in Sicilia queste farmacie non producono i preparati a base di Canapa: il decreto prevede che la Regione firmi convenzioni con i privati.
A oggi sono cinque le farmacie private siciliane che preparano il prodotto terapeutico in questione, nelle città di Agrigento, Catania, Palermo, Ragusa e Siracusa.
Le reazioni di alcune associazioni di pazienti che si sono battute per questo risultato e per quelli che seguiranno
Finalmente un primo importante risultato che viene fuori dal lavoro portato avanti, per oltre un anno, da un tavolo tecnico istituito dall’assessore alla Sanità e richiesto da alcune associazioni, tra queste Bister di Catania (link a una loro azione insieme ad altre realtà associative) ed “Esistono i diritti” di Palermo (link ad un articolo su una loro iniziativa).
“Un grande passo avanti è stato fatto
sottolinea il Comitato Pazienti Cannabis Medica – anche se non siamo pienamente soddisfatti perché molte patologie sono rimaste fuori e c’è ancora parecchio da lavorare per avere garantito il diritto di cura per tutti. Ma non molliamo e continueremo a segnalare alle istituzioni le criticità affrontate come abbiamo sempre fatto, con serietà, costanza e determinazione. Inoltre siamo stati avvisati che i corsi di formazione per i medici sono già in fase di organizzazione e verranno effettuati dall’Ordine dei medici in tutte le province siciliane”.
“Ringraziamo l’assessore Razza per la sensibilità dimostrata e per il decreto appena firmato – dice Giuseppe Brancatelli di Bister – É un risultato importante, come associazioni continueremo la nostra azione affinché sia allargata la platea di patologie per la somministrazione gratuita del farmaco”.
Le associazioni di pazienti hanno espresso soddisfazione per questo passo, pur sottolineando la necessità di estendere il riconoscimento ad altre patologie e di garantire l’accesso universale alle cure. L’impegno delle associazioni nel dialogo con le istituzioni è cruciale per migliorare l’accessibilità e la qualità delle terapie a base di cannabis, come si evince dalle numerose iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte ai medici. La collaborazione tra associazioni, istituzioni sanitarie e ordini professionali, illustrata anche in altre iniziative, gioca un ruolo chiave nel promuovere una maggiore comprensione e accettazione delle terapie a base di cannabis.
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Fonte www.canapaoggi.it