- Nome scientifico: thymus citriodorus.
- Famiglia: lamiacee.
- Ciclo colturale: perenne.
- Terreno ideale: ogni terreno a patto che sia ben drenato.
- pH ideale: da 6,5 a 8.
- Preparazione del terreno: vangatura a 15 – 20 cm per un diametro di circa 40 cm.
- Concimazione: scarsa, apportare circa 1 kg di letame maturo al momento del trapianto miscelandolo alla terra.
- Messa a dimora: marzo – aprile – maggio.
- Temperatura di germinazione: 15 – 18 °C.
- Clima ideale: clima mediterraneo, resiste al freddo a quote medio – alte.
- Esposizione solare: pieno sole.
- Sesto d’impianto: tra una pianta e l’altra lasciare almeno 30 m.
- Potatura: eliminare eventuali parti secche o rovinate dal gelo e dal vento invernale.
- Irrigazione: costante il primo anno dopo il trapianto, successivamente si accontenta di sporadiche innaffiature.
- Consociazioni consigliate: coltivare il timo nei pressi dell’orto casalingo attira api e coccinelle, quest’ultime insetti molto utili in quanto divoratori di afidi.
- Coltivazione in vaso: possibile, con l’ausilio di un vaso di almeno 25 cm di diametro.
- Avversità principali: ruggine.
- Insetti e parassiti: afidi.
- Quando raccogliere: cogliere le foglie fresche al bisogno.
- Utilizzi: il timo orticolo si differenzia dal timo comune per l’inconfondibile profumo di limone, che lo rende particolarmente adatto alla preparazione di creme e mostarde.
- Conservazione: Se si vogliono far essiccare le foglie, tagliare i rametti in concomitanza della fioritura di giugno quando la pianta sprigiona l’aroma massimo.
- Moltiplicazione: è possibile moltiplicare le piante dividendo quelle adulte nei mesi di marzo – aprile, oppure per propaggine.
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